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Salute

Osteoporosi e calcio: possiamo fare qualcosa?

  • giovedì 11 luglio 2013

L'osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro caratterizzata da una ridotta massa ossea e dal deterioramento del tessuto osseo con conseguente aumento della fragilità e predisposizione alle fratture, soprattutto dell'anca, della colonna vertebrale e del bacino.

DI COSA SI TRATTA
Le ossa sono principalmente composte da calcio, il minerale più abbondante del nostro corpo.
Circa il 99% del calcio corporeo è presente in ossa e denti e il rimanente 1% è fondamentale per la trasmissione dell'impulso nervoso, nell'attivazione enzimatica e nella coagulazione del sangue. Inoltre ha un ruolo fondamentale nei processi di contrazione della muscolatura liscia, scheletrica e del miocardio (cuore).

Come è stato detto in precedenza il calcio si trova principalmente nelle ossa, depositato sottoforma di cristalli e tali depositi sono insolubili ma possono essere utilizzati dall'organismo in caso di necessità. La calcemia, la concentrazione di calcio nel sangue, rimane sempre entro un intervallo di valori in quanto non è  direttamente regolata dall'assunzione di alimenti, ma da 3 ormoni che che intervengono per mantenere costante la calcemia: vitamina D, calcitonina e paratormone.
La vitamina D regola l'assorbimento di calcio a livello intestinale, il paratormone lo mobilizza a livello dalle ossa mentre la calcitonina ne favorisce la deposizione. 

Il calcio è contenuto soprattutto nei latticini, in alcuni crostacei e pesci (aragoste, sardine e salmone), nei legumi, nei broccoli, nelle uova e nelle mandorle.

Esistono diversi fattori di rischio che aumentano la probabilità che l'osteoporosi si manifesti, essi si dividono a seconda che sia un evento modificabile o no.

FATTORI DI RISCHIO NON MODIFICABILI

  • età: è il più elevato fattore di rischio, in quanto nella vecchiaia avviene normalmente il deterioramento della massa ossea. Molto importante per le donne anche l'età in cui si raggiunge la menopausa.
  • sesso: quello femminile è il più colpito.
  • carenza di ormoni: estrogeni per le donne, somatotropina e testosterone per donne e uomini.
  • presenza di patologie come cirrosi epatica o artrite reumatoide.
  • malattie ereditarie: osteogenesi imperfetta, omocistinuria, acidosi tubolare renale.
  • anomalie endocrine: sindrome di Cushing (eccesso di cortisolo).

FATTORI DI RISCHIO MODIFICABILI

  • dieta: carenza di minerali essenziali (magnesio, calcio, zinco, ecc), proteine, vitamina D, vitamina C, vitamina K, vitamina B9, vitamina B 12, vitamina B2.
  • basso peso corporeo.
  • abuso di alcool.
  • fumo di sigaretta.
  • anoressia nervosa.
  • utilizzo di alcuni farmaci: anticoagulanti orali (warfarin), antitrombotici (eparina), antitumorali (metotrexato), cortisonici.
  • neoplasie al midollo osseo.

SINTOMI
L'osteoporosi si manifesta inizialmente con una diminuzione del tono del calcio nella massa ossea (osteopenia). Le ossa più interesate dalla diminuzione del tono del calcio sono le vertebre dorso-lombari, il femore e il polso. Le prime manifestazioni compaiono con le fratture; il dolore alle ossa e e alla muscolatura per esempio è tipico della presenza  di fratture, ma esse possono essere anche non avvertite dall'individuo e facilmente possono avvenire anche al minimo evento traumatico.

Solitamente il dolore è localizzato alla schiena o al bacino, ma è possibile che si manifesti ovunque sia la sede della frattura.
E' un dolore acuto che si aggrava in presenza di sforzi e carico.

RIMEDI

  • attività fisica: previene la perdita di massa ossea e inoltre la incrementa dell'1% circa all'anno.
  • vitamina D: l'integrazione di vitamina D3 è fondamentale sia nei soggetti sani sia nei soggetti osteoporotici. Viene somministrata per via orale tramite gocce o fiale da bere o per via intramuscolare.
  • integrazione di calcio, magnesio pidolato, stronzio, zinco e altri minerali che si trovano in commercio in numerosi integratori.
  • consumo di latticini: latte e formaggi e tra questi quelli più ricchi di calcio sono grana, parmigiano, pecorino siciliano, emmental, ecc.
  • consumo di verdure: santoreggia, basilico essiccato, maggiorana essiccata, timo essiccato, origano, salvia, menta, ecc.
  • farmaci: nei casi in cui un integrazione con la dieta o con degli integratori non sia sufficiente a compensare una forte mancanza di calcio.
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