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Salute

Le micosi: infezioni da funghi superficiali o cutanee?

  • martedì 09 luglio 2013

I funghi patogeni per l'uomo sono circa di 200 specie diverse e provocano micosi, allergie o intossicazioni. Le persone sono costantemente esposte alle infezioni fungine nel corso della loro vita, in quanto i funghi sono ubiquitari in natura e sono opportunisti, cioè approfittano di una situazione compromessa da altre patologie per insediarsi e provocare l'infezione. Per questo motivo l'efficienza del sistema immunitario dell'ospite è fondamentale per l'andamento delle micosi e per la sua gravità.

Le micosi superficiali e le micosi cutanee rappresentano un frequente motivo di consultazione del farmacista.
Le prime sono malattie parassitarie  causate da funghi (miceti) che crescono solo sulla superficie epiteliale e sugli annessi cutanei e provocano una scarsa risposta infiammatoria da parte dell'ospite in buona salute, nel quale costituiscono un inestetismo.

Tra le micosi superficiali ricordiamo la Pityriasis versicolor e la Pityriasis nera.
Nelle micosi cutanee il fungo cresce negli strati più profondi della pelle, negli annessi cutanei e nelle mucose provocando una risposta infiammatoria da parte dell'ospite e danni tissutali, per esempio onicomicosi e piede dell'atleta.

Esistono inoltre infezioni micotiche che interessano gli organi interni, che sono associate a elevati tassi di mortalità soprattutto nei soggetti immunodepressi come i malati di AIDS, per esempio.
La maggior parte dei funghi contiene degli enzimi lisosomiali che digeriscono le cellule danneggiate favorendo cosi il loro ingresso nell'ospite e vengono definiti per questo parassiti, perchè vivono a spese dell'organismo che colonizzano portando quindi dei danni allo stesso.
Per accertare la presenza dell'infezione, il dermatologo preleva il materiale parassitario e dopo opportuni esami istologici riuscirà a fare una diagnosi più specifica sul tipo di micosi che interessa il nostro organismo.

MICOSI SUPERFICIALI
Sono piuttosto semplici da curare, in quanto la colonizzazione riguarda solo gli strati più esterni della pelle e degli annessi cutanei senza provocare reazioni infiammatorie importanti.

  • Pityriasis versicolor: colpisce principalmente i giovani ed è un fungo lipofilo, in quanto si localizza principalmente in zone ricche di ghiandole sebacee e normalmente fa parte della flora saprofitaria dell'uomo. I fattori predisponenti al passaggio del lievito dalla vita saprofita a quella di parassita o patogena sono: presenza di seborrea, ipersudorazione, iperidrosi, applicazione di sostanze grasse sulla pelle, terapie con cortisonici per uso topico, medicazioni occlusive, immunodepressione, predisposizione ereditaria.
    La malattia è favorita dall'ambiente caldo-umido ed è quindi più frequente nelle persone che frequentano piscine e palestre.
    Si presenta come piccole chiazze irregolari iper o ipopigmentate (versicolor, cioè di vario colore) coperte o meno da fini squame che tendono a ingrandirsi conferendo alla pelle il tipico aspetto a carta geografica. In genere sono asintomatiche, anche se a volte potrebbero presentare un leggero prurito. Preferenzialmente le macchie si dispongono nel dorso in caso di adulti, mentre nei più giovani nel volto, nel tronco e nelle braccia.
    Il trattamento è basato sull'utilizzo di farmaci antimicotici per uso topico, quindi creme, emulsioni o soluzioni a base di ketoconazolo, tioconazolo, fluconazolo, ecc.
    Al termine della terapia è possibile che rimangano delle macchie bianche sulla pelle, dato che la melanogenesi è stata interrotta, però questa riprenderà normalmente per cui la zona interessata si uniformerà come colore al resto della pelle. Potrebbero verificarsi recidive per cui è bene osservare alcune norme igieniche utilizzando detergenti e shampoo specifici.
  • Pityriasi nera: è causata da un fungo pigmentato di colore nero-grigiastro. Ha un andamento cronico e potrebbe invadare lo strato corneo del palmo delle mani e della pianta dei piedi che appaiano pigemntate da una colorazione più scura.
    E' tipica delle zone tropicali, non è contagiosa ma la lesione a volte viene confusa con un melanoma.
    La terapia si avvale di crema a base di antimicotici.
  • Pietra bianca e Pietra nera: sono infezioni superficiali diffuse nelle aree tropicali dovute a scarsa igiene. Colpiscono le aree pilifere; il trattamento si basa sulla rasatura delle zone pilifere e su una scrupolosa igiene personale. Eventualmente possono essere utilizzate creme antimicotiche.

MICOSI CUTANEE
Sono definite dermatofitosi: è un complesso di malattie causate dai dermatofiti che hanno un'affinità particolare per le strutture cheratiniche come capelli, sopracciglia, ciglia, barba, viso, tronco e zone glabre della pelle, inguine, mani, piedi e unghie.
La micosi dell'unghia o onicomicosi è la più frequente fra gli adulti insieme al piede dell'atleta mentre nei bambini le più comuni sono la tinea capitis e la tinea corporis.

  • Piede dell'atleta o Tinea pedis: i dermatofiti  hanno come zona preferenziale lo spazio fra le dita dei piedi a causa della sudorazione  e vi si instaurano. L'infezione è piuttosto comune e tipica soprattutto della stagione estiva.
    Colpiscono principalmente gli organismo debilitati e "crescono" in maniera preferenziale in spogliatoi, docce, saune o anche nelle scarpe chiuse dati gli ambienti caldo-umidi.
    E' una patologia trasmissibile attraverso l'utilizzo di asciugamani o indumenti in comune e a questo punto non rimane localizzata al piede ma si può espandere anche ad altre zone del corpo.
    L'igiene del piede deve essere scrupolosamente osservata: lavaggi frequenti seguiti dall'utilizzo di una polvere adsorbente; cambiare frequentemente le calze e preferire quelle di lana e cotone; utilizzare il meno possibile le scarpe da ginnastica che non fanno traspirare il piede.
  • Tinea capitis: micosi contagiosa tipica dell'età infantile. L'infezione provoca la perdita di capelli o peli (alopecia) con eritema e desquamazione.
  • Tinea corporis: colpisce gli adulti ma in particolar modo i bambini per contatto con animali infetti in genere randagi. Le chiazze eritematose sono tondeggianti con un area centrale più pallida e un bordo rilevato, che presenta desquamazione o vescicole.
  • Tinea cruris: colpisce più frequentemente giovani adulti di sesso maschile. I fattori favorenti sono il clima caldo-umido, l'uso di indumenti in fibra sintetica o attillati, scarsa igiene personale e obesità. Può essere trasmessa da un individuo all'altro tramite l'utilizzo comune di indumenti o asciugamani.
    Si presenta come nella zona inguinale e nell'interno  coscia  con delle chiazze eritematose e pruriginose e hanno la tendenza a desquamazione.
    E' consigliabile non grattarsi per non andare incontro ad un'infezione di origine batterica.

TRATTAMENTO DELLE MICOSI
In genere la terapia di prima scelta è quella topica, basata quindi sull'utilizzo di creme, emulsioni o lozioni a base di antimicotici. Nel momento in cui la terapia topica dovesse fallire si passa a quella sistemica basata sempre sui medesimi principi attivi ma in formulazioni molto più concentrate, più efficaci ma anche con maggiori effetti collaterali.
Qualunque sia la terapia essa deve essere proseguita fino alla completa eradicazione del parassita che richiede di norma 20/30 giorni per le infezioni micotiche della cute e dei peli e molto di più invee per quelle delle unghie.

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