il Blog di Meditua.it

Alimentazione e Integratori
Le intolleranze alimentari: come riconoscerle

Le intolleranze alimentari: come riconoscerle

  • martedì 30 luglio 2013

Capita a volte, pur non essendo affetti da una malattia precisa, di soffrire di disturbi ricorrenti e persistenti a cui non si riesce a venire a capo: gonfiori, capogiri, cefalea, stanchezza cronica, dermatiti o improvvisi cambiamenti di peso, ma anche astenia e insonnia.

La causa potrebbe essere un'intolleranza alimentare, fenomeno che negli ultimi anni si è ingigantito in maniera esponenziale: studi europei dimostrano una 13% di incidenza nei bambini e un 10% negli adulti. le persone che sono affette da intolleranze accusano disturbi per anni, provando ogni tipo di cura senza accorgersi che tutto può dipendere da un certo alimento non gradito al loro metabolismo.

L'intolleranza può essere dunque il sintomo di una reazione dell'organismo a cibi comuni e insospettabili, ma che costituiscono uno stimolo tossico capace di dare luogo a numerosi problemi. L'organo coinvolto in questo processo è l'intestino che recepisce alcuni cibi come tossici e di conseguenza scatena una risposta e una reazione.

ALLERGIE O INTOLLERANZE?

Le allergie sono la risposta a una sostanza estranea. Sono la reazione improvvisa e acuta dell'organismo a determinate sostanze irritanti dette allergeni presenti ad esempio in pollini, profumi, polveri, vaccini, ma anche in alcuni cibi come latte, uova, crostacei e molluschi, frutti di bosco, pomodori, banane e kiwi.

L'allergia è scatenata dalla presenza nel sangue di speciali anticorpi: le Immunoglobuline, soprattutto le IgE. Se le IgE vengono a contatto con gli allergeni provocando manifestazioni fisiche immediate e violente. I sintomi si manifestano in modo violento e riguardano la cute e l'apparato respiratorio.
La diagnosi prevede esami del sangue e test cutanei.

Le intolleranze alimentari sono una reazione lenta, subdola e progressiva dell'apparato digerente che non tollera l'ingestione massiccia di certi cibi come ad esempio il grano, i latticini, le uova, ecc.
A differenza delle allergie, le intolleranze si manifestano gradualmente e non in maniera violenta e sono sempre proporzionate alla quantità di cibo ingerito.

I sintomi non si manifestano subito dopo l'ingestione di cibo ,a possono affiorare con il tempo. Sono soprattutto problemi gastro-intestinali, dermatologici o respiratori. La diagnosi si effettua con esami specifici ed è molto utile la dieta di eliminazione: evidenzia se i sintomi si attenuano togliendo il cibo sospetto.

LEGGI QUI SOTTO, ANNOTA I TUOI SINTOMI E SCOPRI SE SEI A RISCHIO!

Ti elenchiamo qui sotto i sintomi più comuni delle intolleranze alimentari: se ne hai più di 5 potresti essere un soggetto a rischio.

  • Sintomi organici: afte, artrite, asma, cefalea, coliche, diarrea, dolori muscolari, dimagrimento o ingrassamento eccessivi o improvvisi, gas intestinali, intestino irritabile, nausea e vomito, sinusite, stipsi.
  • Sintomi epidermici: acne, cellulite, eczema, dermatite atopica, orticaria, ritenzione.
  • Sintomi psicosomatici: ansia, depressione, disturbi del sonno, sindrome premestruale, stanchezza cronica.

Le intolleranze nascono dal consumo eccessivo di cibi che piacciono a tal punto da non poterne fare a meno, e verso i quali si è sviluppata una vera e propria dipendenza psicofisica. In questi casi per cui, come primo rimedio è opportuno evitare di mangiare gli stessi cibi tutti i giorni e fare attenzione a quelli che piacciono troppo. Spesso qualsiasi cibo consumato spesso e in dosi massicce, può risultare intollerato, soprattutto dopo un periodo di stress o una malattia, malattie che affaticano sia l'intestino che le difese immunitarie.

Di seguito vengono riportati alcuni alimenti responsabili di intolleranze:

  • grano: essere intolleranti al grano non significa essere celiaci, cioè intolleranti al glutine (proteina del grano). Le persone intolleranti al grano, sono intolleranti a tutte le componenti di questo cereale. In sintomi si manifestano con gonfiore addominale, disturbi gastrici, difficoltà digestive. I cibi a rischio comprendono: pane e prodotti da forno, corn-flakes, pizza, carne e verdure impanate, dolci, birra, ecc.
  • latte e latticini: questa intolleranza può essere di 2 tipi..al lattosio, quando cioè l'intestino è incapace di assorbire questo zucchero complesso o alle proteine del latte, più tipica nei bambini. Si manifesta sempre con dolori addominali, gonfiore, meteorismo, e colite. Evitare di consumare latte vaccino, di capra o di pecora, di bufala, latticini freschi, gelati, panna e tutti gli altri alimenti che potrebbero contenere latte.
  • uova: l'intolleranza può essere scatenata dall'albume o dal tuorlo (e questo può essere verificato con test alimentari sulle parti separate) o anche dall'uovo intero. I sintomi più comuni sono crampi, gonfiori, disturbi digestivi, dermatiti, eczemi, afte e acne e talvolta anche disturbi respiratori.
    Evitare di mangiare tutti i cibi preparati con uova: pasta, dolci, gelati, salse, maionese, creme industriali.

Queste sono solo indicazioni e linee guida da seguire se si hanno dei sospetti, per avere conferma è meglio rivolgersi al proprio medico ed eseguire tutti i test per le intolleranze.

Vuoi saperne di più?
Se vuoi, puoi contattarci:
telefono: (+39) 0541.1794019
email: info@meditua.it
Inviando il modulo confermo di avere letto e accettato l'informativa sulla privacy

Iscriviti alla nostra Newsletter

Non perderti le offerte e le novità!