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Alimentazione e Integratori

La Dieta a Zona

  • mercoledì 18 aprile 2012

Concepita negli U.S.A. e da anni celebre anche nel nostro paese, la Dieta a Zona propone di controllare il livello di alcuni ormoni con l'alimentazione.
Questa regolazione è in grado di farci tornare in forma, senza sopportare difficoltose diete. 

Barry Sears, medico e biochimico statunitense, ha studiato per molto tempo questa sua proposta dietetica che ha validi supposti biologici per funzionare soprattutto su alcune biotipologie, in modo particolare su quelle molto sensibili agli sbalzi insulinici.

Questo tipo di dieta è basato sulla funzionalità degli eicosanoidi, ormoni che sovrintendono all’intera fisiologia umana.
Gli eicosanoidi vengono definiti “superormoni” e i loro livelli possono essere determinati dall’assunzione di determinati farmaci o attraverso l’alimentazione. 

Obiettivi:

  • Avere è un regime alimentare che stimoli la produzione di questi ormoni “buoni” e sopprima quella degli eicosanoidi nocivi, per poter migliorare alcune funzioni del nostro corpo.
  • Riuscire a controllare i livelli di insulina nel sangue.
  • Avere una calma insulinica, ma, oltre a questo si propone di stimolare la produzione ormonale e di eicosanoidi grazie all'introduzione di un buon quantitativo di grassi.

L'insulina è un ormone, secreto dal pancreas, che regola la glicemia (il contenuto di glucosio nel sangue).
Pasti ricchi di zuccheri, soprattutto se semplici (bibite e dolci), causano una forte produzione di insulina che riporta la glicemia a livelli normali.
L'insulina ha però anche un'azione di stimolo della liposintesi, la creazione di grassi: quindi i picchi di insulina, generati dai picchi di glicemia sono una delle maggiori cause di formazione di tessuto adiposo.

Le indicazioni dietetiche, quindi, vanno interpretate non come un’introduzione di percentuali di carboidrati, proteine e grassi ma dal punto di vista della risposta ormonale dell’organismo in seguito all’assunzione di determinati alimenti.

Sommariamente nella zona ci sono circa 0.75 grammi di proteine per ogni grammo di carboidrati, i grassi sono circa come le proteine, questo con un bilanciamento tipo 40% carboidrati, 30% proteine, 30% grassi.

Analogamente il tecnico di Body Building Dan Duncaine ha elaborato un sistema simile ma con proporzioni fra gli alimenti diverse, bilanciati fra loro e per questo prende il nome di isometrica.
Mediamente i 3 principali macronutrienti sono presenti nelle stesse proporzioni, quindi 33% grassi, 33% proteine e 33% carboidrati; questo anche se all'atto pratico la tendenza era quella di fare un 40% di proteine, 30% di carboidrati e 30% di grassi.

Secondo Sears, in una giornata vanno consumati sei pasti: alla colazione spetta il ruolo di pasto principale.
A metà mattina e a metà pomeriggio è previsto uno spuntino; pranzo e cena come al solito e un ulteriore spuntino prima di addormentarsi, per mantenere in equilibrio il metabolismo anche durante le ore notturne, che spesso rappresentano un digiuno, per molte persone, anche di 12 ore.

Anche Sears suggerisce di non esagerare con i carboidrati alla sera.
Ma nella versione originale della dieta a zona l'ideale è mantenere il rapporto 40/30/30 in ogni pasto e spuntino.

Quali alimenti?
  • La scelta dei grassi è orientata verso gli olii, questo con mix di lino e oliva, inoltre si consiglia d'integrare con olio di pesce (Omega 3 e 6) e con CLA (acido Linoleico Coniugato) come abitudine americana è consigliato anche il burro di arachidi e sono inseriti i frutti secchi tipo mandorle, noci, nocciole.
  • I carboidrati sono essenzialmente derivati da frutta (usata lontano dai pasti) da legumi e moderatamente da pasta (nella versione americana non è contemplata ma il problema deriva dal fatto che negli Stati Uniti è diffusa la pasta di grano tenero).
  • Le fonti proteiche sono carne e pesce, preferibilmente magri così come sono ammessi i latticini (con prevalenza a grana, fiocchi di latte, ricotta magra).
  • La verdura può essere normalmente inserita.

Interessante notare che anche secondo lo studioso statunitense questo regime alimentare è quello più vicino alle origine dell'uomo cacciatore e raccoglitore (carne e frutta) dove i cereali non erano ancora stati inseriti nell'alimentazione.
Da sottolineare comunque che è l'autore stesso a chiarire che questo regime dietetico non possa essere adatto a tutti ma che per molte persone rappresenta la soluzione sia sotto l'aspetto estetico che funzionale e delle prestazioni.

La dieta a Zona ha avuto un grande successo, ma molti sono anche i detrattori: in primo luogo, viene considerato come eccessivo un tale apporto proteico e troppo basso quello calorico: si perde senz’altro peso ma si tratta di una dieta difficilmente perseguibile troppo a lungo, soprattutto per chi conduce una vita mediamente attiva.

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