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Igiene

II sudore eccessivo

  • giovedì 17 gennaio 2013

L'iperidrosi è un disturbo che influisce notevolmente sulle relazioni sociali e lavorative ma che può essere risolto, o per lo meno contenuto, con trattamenti ad hoc.

La sudorazione è un meccanismo fisiologico con il quale il corpo umano regola la propria temperatura interna ed elimina alcuni prodotti tossici accumulati nell'organismo. Se la quantità di sudore prodotto supera le necessità di regolazione della temperatura corporea, si produce una disfun­zione chiamata iperidrosi. Questo disturbo è di forte impatto psicologico e spesso diventa un problema per la stabilità emotiva di chi ne soffre. Ansia e ner­vosismo possono aggravare o scatenare un attac­co di sudorazione: le persone emotive sono perciò maggiormente soggette a questo disturbo ma, in effetti, più di frequente è lo stesso fenomeno della eccessiva sudorazione che genera ansia, imbaraz­zo e, quasi sempre, rappresenta un ostacolo alle normali relazioni sociali e allo svolgimento di molte attività lavorative.

LE CAUSE

La secrezione del sudore è mediata da stimoli prove­nienti da un centro nervoso posto nel cervello, accanto al centro di termoregolazione, collegato attraverso le vie nervose dei sistemi simpatico e parasimpatico alle ghiandole sudoripare. Quando questo sistema regolatorio è alterato compare il fenomeno dell'iperidrosi, che si definisce in questi casi come primaria o idiopatica. Esistono anche casi di iperidrosi secondaria che è invece conseguen­za di altre condizioni, come alcune disfunzioni endo­crine, metaboliche o neoplastiche, della menopausa e dell'obesità. L'iperidrosi può essere localizzata, o focale, quando il sudore eccessivo è limitato ad una o poche zone corporee, può invece essere generaliz­zata quando è diffusa al corpo intero. I due terzi delle ghiandole sudoripare nell'essere umano sono loca­lizzate a livello degli arti superiori e inferiori pertanto la sudorazione eccessiva nella zona palmare e nella zona plantare è generalmente la condizione più frequen­te e per questo più fastidiosa. Sovente l'iperattività dei nervi che regolano la sudorazione compromette anche la microcircolazione: pur sudando abbondan­temente, mani e piedi risultano freddi a causa della vasocostrizione periferica. Altre aree soggette a sudo­razione eccessiva sono le ascelle, l'inguine, il tronco, il viso e l'incavo di braccia e ginocchia. E' indifferente alle variazioni di temperatura, anche se il caldo può peggiorarla, e non si manifesta durante il sonno o in condizioni di tranquillità. 

LE CONSEGUENZE

Oltre alle evidenti conseguenze di carattere psico­logico esociale, l'iperidrosi può favorire l'instaurarsi di patologie dermatologiche: facilitando i processi di macerazione della pelle, soprattutto a livello palmare e plantare, può determinare la comparsa di piccole lacerazioni che possono predisporre a forme di der­matite da contatto e a micosi. II sudore abbondante favorisce il rilascio di sostanze chimiche presenti nei materiali di cui sono fatte le scarpe o altri capi d'abbigliamento: è perciò importante limitare l'uso di prodotti sintetici o di gomma a cui vanno preferiti quelli naturali e non colorati artificialmente. In sintesi l'eccessiva traspirazione della pelle e la conseguente macerazione favoriscono: micosi cutanee, intetrigine, dermatiti da contatto, unghia incarnita, dermatosi degli spazi interdigitali e cheratolisi plantare erosiva (infezione della pelle dei piedi).

I TRATTAMENTI
  • Antitraspiranti: Da utilizzare in casi di iperidrosi leggera. L'uso di polveri assorbenti può dare qualche risultato ma è di scarsa praticità. I prodotti anti­traspiranti contenenti cloruro di alluminio possono determinare una riduzione della produzione di sudore dal dotto ghiandolare ma l'acidità della preparazione sovente risulta irritante e poco tollerata. II preparato si applica alla sera due volte alla settimana su pelle secca e va rimosso al mattino. Può dare qualche risultato nella sudorazione ascellare ma meno in quella palmo-plantare dove può essere più efficace se veicolato da un gel salicilico.
  • Ionoforesi: E un'opzione per i casi di iperidrosi lieve o moderata localizzata alle mani e ai piedi. E una tecnica che, attraverso una corrente elettrica a bassa intensità, permette di introdurre ioni di alcuni sali nei tessuti da trattare.
    Le applicazioni di ionoforesi inizialmente prevedevano l'uso di soluzioni acquose contenenti atropina solfato o sali di bromuro: ora si reputa inu­tile l'uso di tali soluzioni in quanto si ritiene che sia la corrente stessa ad inibire la produzione di sudore grazie ad un processo di coagulazione proteica locale. Si immergono perciò le estremità da trattare in vaschette contenenti solo acqua, facendo passare per 15-30 minuti una corrente elettrica compresa tra 5-20 mAmpere.
    II trattamento deve essere svolto tutti i giorni fino all'interruzione della sudorazione e i risultati si mantengono per circa 5-7 settimane; quindi si può procedere ad un nuovo ciclo di trattamento per prevenire la ricomparsa dell'eccesso di sudora­zione.
  • Terapia Chirurgica: La sudorazione è un processo naturale che non deve essere completamento bloccato ma oppor­tunamente ridotto. Poiché l'iperidrosi è causata, in genere, da un'eccessiva attività ghiandolare, è possibile rimuovere una porzione di ghiandole sudo­ripare attraverso un intervento chirurgico che viene praticato, soprattutto nella zona ascellare, attra­verso brevi incisioni praticate in zone poco visibili e con esiti cicatriziali irrilevanti.
    Un altro approccio chirurgico è la simpaticofrassi, o simpatectomia videotoracoscopica, altamente efficace ed indicata nei casi di iperidrosi intensa. Questa metodica consiste nell'occlusione selettiva di alcuni gangli di un nervo simpatico toracico che decorre lungo la colonna vertebrale. L'occlusione si ottiene applicando clip al titanio che interrompono il passaggio dell'impulso di stimolazione che atti­va le ghiandole sudoripare. È una tecnica sicura e minimamente invasiva e reversibile.
  • Terapia Infiltrativa - il Botox: In modo casuale venne scoperta la proprietà della tossina botulinica di blocco della sudo­razione quando, studiando alcuni pazienti guariti da botulismo, si era constatato che per mesi queste persone manifestavano problemi di cute estremamente secca, cioè avevano smesso di sudare. La tossina del batterio clostridium botulinum inibisce il rilascio dell'acetilcolina dalle terminazioni nervose presinaptiche, con conseguente arresto dell'impul­so nervoso responsabile della stimolazione delle ghiandole sudoripare. La soluzione diluita di tossina botulinica viene infiltrata attraverso sottilissimi aghi in modo da coprire uniformemente la zona interes­sata dall'eccesiva sudorazione.
    L'attività della tossina botulinica è temporanea e dopo circa 3-5 mesi le terminazioni nervose riacquistano la capacità di rilasciare acetil­colina: questo comporta una graduale ripresa della sudorazione, lieve all'inizio e che andrà aumentando di intensità ma senza raggiungere, in genere, i livelli di sudorazione pre-infiltrazione. Per la maggioranza dei pazienti sono sufficienti due trattamenti annuali, di cui uno da effettuarsi di preferenza prima della stagione estiva. La terapia infiltrativa offre il vantag­gio di non provocare sudorazione compensatoria rilevante, tuttavia presenta possibili effetti collaterali da valutare attentamente: dolore locale in mancanza di anestesia adeguata e, soprattutto, una transitoria ipostenia della muscolatura della mano con ripercus­sione sui movimenti fini che, in alcuni casi, può diven­tare una forma di ipostenia stabile.
NORME IGIENICHE NELL'IPERIDROSI

Per evitare le conseguenze igieniche dell'iperidrosi e per prevenire le micosi è consigliabile:

  • lavarsi frequentemente le mani e asciugarle con asciugamani puliti. Le mani umide tendono ad accumulare germi e sporcizia;
  • utilizzare un sapone che rispetti il pH della zona da detergere: saponi troppo aggressivi provocano irritazioni cutanee e reazioni avverse della pelle;
  • evitare il contatto con sostanze irritanti e detersivi: indossare sempre i guanti ad esempio quando si lavano le stoviglie o si svolgono lavori richiedono l'uso di tali sostanze;
  • prestare attenzione alle piccole ferite e alle abrasioni che si formano nelle zone interessate dall'iperidrosi: il proliferare di batteri è favorito dall'umidità e può causare infezioni;
  • evitare cibi e sostanze che provocano sudorazione come alcol, tabacco, spezie, caffè e sostanze eccitanti.
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