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Donna e Coppia

La prima volta con lui

  • lunedì 18 aprile 2011

Un bellissimo e delicatissimo momento da affrontare serenamente e con consapevolezza. Il 16 per cento delle ragazze italiane però, sperimenta la "prima volta" prima dei 14 anni senza l'adeguata educazione sessuale.

Sedici anni: è questa l'età media del primo rapporto sessuale delle ragazze italiane. Il 16 per cento di loro, però, sperimenta la "prima volta" prima dei 14 anni. Dati che dovrebbero preoccupare, non tanto per la giovane età, quanto per la mancanza, nella maggior parte dei casi, di un'adeguata educazione sessuale. Sono tante le adolescenti che lo fanno tanto per provare, per vedere com'è. Più per curiosità che per innamoramento. E questo pone una serie di interrogativi sull'educazione sessuale che andrebbe fatta, sia in famiglia sia a scuola.


"TUTTO QUI?", TRA DELUSIONE E DOLORE
La maggior parte delle adolescenti, dopo il primo rapporto, rimane delusa. Vuoi perché le aspettative erano alte, vuoi perché il giovane partner deve fare, anche lui, un po' di esperienza.
Sta di fatto che soltanto il 15 per cento di loro raggiunge l'orgasmo. Un'eccezione, più che una regola.

A remare contro piacere e romanticismo c'è poi il cosiddetto dolore della prima volta. Succede perché l'imene, la membrana forata che separa i genitali esterni da quelli interni, si rompe. Non è detto che sia forte o molto fastidioso, può variare da caso a caso. Va messa in conto anche l'inesperienza, che può rovinare in tutto o in parte il primo rapporto.

Secondo i sessuologi infatti il corpo va "alfabetizzato", nel senso che anche la sessualità ha bisogno di un apprendistato, di un periodo più o meno lungo per conoscere bene il proprio corpo, il modo in cui reagisce agli stimoli sessuali. E soprattutto la conoscenza del partner, perché l'amore si fa in due e per essere entrambi appagati è necessario che i corpi si conoscano reciprocamente, che vadano "a tempo", esattamente come in un ballo.


AVERE PAURA E' NORMALISSIMO
Un po' d'ansia e di paura, la prima volta, sono più che normali. Sarebbe preoccupante se non ci fossero. È il timore di una cosa che non si conosce, a cui si pensa magari da tanto tempo, ma che quando succede può far passare in secondo piano il desiderio. Non bisogna più di tanto angosciarsi, anche perché nella maggior parte dei casi durante la "prima volta" non si prova nemmeno dolore, né perdite di sangue, se non poche gocce. Perché il petting, che in genere precede questo momento, ha contribuito a dilatare gradualmente l'imene e lo ha reso più elastico.


QUALCHE TRUCCO PER SCACCIARE PAURE E TIMORI?
Anzitutto parlarne con il partner, evitando di fingere una competenza che non c'è. Anche perché si finisce immediatamente smascherate. Poi sono fondamentali le coccole, visto che fare l'amore non è riducibile alla sola penetrazione. Le carezze, le effusioni, insomma i cosiddetti preliminari, non sono soltanto piacevoli da dare e ricevere. Ma rivestono anche un ruolo importantissimo perché inducono un rilassamento generale e favoriscono la lubrificazione della vagina, riducendo così la sensazione dolorosa.


CONTRACCEZIONE FIN DAGLI INIZI
Tra le innumerevoli bufale che circolano su sessualità e gravidanza, quella secondo cui la "prima volta" è impossibile restare incinte è una delle più dure a morire. Ed è anche una delle più false. La probabilità di
tà, il metodo anticoncezionale consigliato dai ginecologi è sicuramente il profilattico. Oltre a evitare gravidanze indesiderate è efficace anche nel prevenire le malattie a trasmissione sessuale, tanto più frequenti quanto meno stabili sono le relazioni. Dopodiché l'ideale e passare alla cosiddetta doppia protezione, ossia condom più pillola. Oggi ne esistono parecchie, e molte sono a dosaggi bassissimi. Alcune poi contengono ormoni in tutto e per tutto uguali a quelli naturalmente prodotti dall'organismo. Per scegliere la pillola anticoncezionale più adatta alle proprie esigenze bisogna consultare il ginecologo di fiducia, valutando con lui l'opzione da preferire.


LE TUE FANTASIE SONO DIVERSE DALLE SUE
Uomini e donne hanno una diversa percezione di ciò che può essere "eccitante". Lui ha un immaginario erotico per lo più legato agli stimoli visivi e l'eccitazione è strettamente connessa alla penetrazione.
Nelle donne contano di più le emozioni: le loro fantasie sessuali hanno più a che fare con la sfera emotiva e con il contesto amoroso, non con il momento dei rapporto. Tanto meno con la penetrazione.
Per le ragazze, poi, sono importantissime le tensioni interiori, il desiderio del partner. Insomma, i sogni a occhi aperti delle adolescenti, quelli che danno il batticuore, sono molto più importanti dell'atto sessuale in sé.


SE IL DOLORE PERSISTE BISOGNA INDAGARE
Se la prima volta può essere normale, la seconda e la terza di certo no. Non sono poche le donne, anche in età adulta, che segnalano esperienze dolorose durante i rapporti sessuali. Se la cosa si ripete e si accompagna a bruciore, è bene andare da un ginecologo esperto nella materia. Perché a causarlo potrebbero essere diversi problemi, alcuni anche gravi, che necessitano di una diagnosi e di una cura adeguate.
Potrebbe trattarsi di una vaginite da candida oppure di vestibulite vulvare, un'infiammazione dell'entrata vaginale. Oppure di vaginismo o dispareunia, entrambi disturbi della sessualità. Nel primo c'è uno spasmo involontario della muscolatura pelvica che blocca la distensione della vagina, il secondo è la comparsa di dolore intenso all'inizio o durante la penetrazione e può arrivare a ostacolare il rapporto. In tutti i casi è bene non insistere e chiedere il parere di un esperto.

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