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Rimedi naturali

Amamelide: la pianta della fragilità capillare

  • venerdì 15 febbraio 2013

L'amamelide virginiana contiene flavonoidi, acidi fenolici, tannini, colina e numerose altre sostanze benefiche. E' un ottimo vasocostrittore venoso, diminuisce la permeabilità dei capillari e ne aumenta la resistenza delle pareti. Per questo allevia i disturbi dovuti a varici, emorroidi e flebiti.

Originaria del Canada e degli Stati Uniti, l'Amamelide è oggi coltivata anche in Europa. Di fatto per la sua somiglianza con il nocciolo e i poteri magici che gli attribuiscono gli stregoni indiani, quest'arbusto dalle foglie di un bel verde scuro, porta anche il nome di "nocciolo della strega".

Le foglie dell'Amamelide contengono numerosi flavonoidi e tannini astringenti. Si sa che i flavonoidi hanno un'attività vitaminica P molto interessante per aumentare la resistenza e diminuire la permeabilità dei capillari fragili, e che i tannini hanno, invece, un'azione venotonica.

La sinergia di questi effetti porta ad un netto miglioramento dei sintomi delle gambe pesanti, delle varici, delle emorroidi e della couperose. Questo tonico delle vene è ugualmente interessante per curare i disturbi circolatori della menopausa. Alcuni scienziati giapponesi hanno constatato che, su 65 piante testate, l'Amamelide figura tra le 2 migliori piante antiossidanti.

Associazioni:
  • con Pilosella e Tè Vergine: eccesso di peso con problemi di circolazione.
  • con Vite Rossa: insufficienza venosa con micro-varicosità e couperose.
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